Caccia urgente

Daniel carter
portai la vampira fino alla foresta,correvo veloce in modo che ensuno ci vedesse,avremmo dato nell'occhio,una volta arrivati lontani nella foresta mi fermai -ecco qui potrai trovare degli animali....se aspetti un attimo poso portartene uno.che ne dici?-non mi embrava enlel condizioni di cacciare

Christal Smith

Dopo la corsetta, mi ritrovai in un'enorme e immensa foresta. Era incantevole, gli alberi erano massicci e le loro foglie facevano ombra. Quella sera, anzi mattina, di luce ce n'era ancora poca.
Forse era l'alba, ma mi piaceva un sacco quel posto.
Dopo aver ascoltato Daniel, sorrisi.
- Va bene! -
Risposi semplicemente, sforzandomi di non sentirmi un'incapace.
Avrei ricambiato il favore in qualche modo, appena sarei tornata forte e scattante.

daniel carter
-perfetto,aspettami qui allora,torneo subito-detto questo iniziai a correre,segendo il mio olfatto,poco dopo arrivai in uno spiazo coperto di cespugli e alberi dove vi erano due lepri,riuscii a stordirle,se le avessi uccise il loro sangue non avrebbe sfamato la ragazza,cosi le portai fino al punto dove cristal aspetava.sorridente gleile porsi -ecco qui-

Christal Smith
Era tornato con due lepri, povere bestie... Ma non potevo di certo diventare anoressica per il mio caratterino tenero tenero e orribilmente emotivo. Certe volte avevo il dubbio di essere per metà ancora umana. Sorrisi e feci uno sforzo avvicinandomi alla prima lepre, e, come avevo fatto con alcuni umani, decisi di fondere i denti nel suo collo. Feci così, mi sentivo un pò sciocca ma meno crudele, forse perchè non sentivo gemiti di sofferenza da parte della vittima. Ecco il sangue, era un pò meno invitante di quello umano ma lo accolsi nella mia bocca senza esitare. In quel momento persi il controllo, in breve tempo passai alla seconda lepre e feci lo stesso ma con più velocità e "esperienza". Non ero in me, avevo bisogno di quel sangue, un gran bisogno che mi aveva fatto impazzire in quell'attimo.
Appena finii, mi allontanai dalle lepri strisciando via senza alzarmi. Restai seduta sull'erba fredda e con le mani mi pulii le labbra e tutto quello che era macchiato di sangue su di me. Non mi alzai, avevo il respiro pesante... ma ero sazia! Mi sentivo come rinata, e appena tornai "sobria" mi alzai e sorrisi a Daniel.
- Adesso sto meglio -
Persino la mia voce mi sembrava diversa.

daniel
appena le portai il cibo,all'inizio titubante lo assaggiò.poi probabilemnte mossa dalla fame lo divorò..doveva essere da molto che non si nutriva.
-bene!ne son contento!- sorrisi e poi le feci una domanda incuriosito,magari consoceva il posto-come mai tu sei a forks?-

- Non mi piaceva mai la gente che conoscevo, così sono venuta qui sperando che cambi qualcosa. E' anche un piccolo posticino non molto soleggiato. Ci sto bene qui al momento -
Risposi prontamente non sentendo più la stanchezza sul viso e sul corpo, ed era soltanto merito di quel ragazzo.
- Tu? Come mai a Forks? -
Chiesi curiosa, come al solito.

daniel turner
annui,poi ripoi alla domanda cercando di restare vago..era meglio non dire che ero li per vendetta...magari consoceva il vampiro che seguivo
-sto cercando un vampiro....da anni ormai...sai è stato il mio creatore...mio e di mio fratello-
anche se provavo a non dar a vedere la mia rabbia....creod che si potesse notare lo stesso dalla luce dei miei occhi e dalla mia voce.

Il tono della sua voce e la sua espressione erano cambiati d'un tratto per quella risposta.
- Ti sono debitrice, se posso aiutarti in qualsiasi modo chiedi pure. Purtroppo non ho molte conoscenze in questo posto, conosco solo te e un'altra ragazza vampira molto dolce. Ma se posso collaborare in qualche modo sono disponibile -
Pensandoci bene, nemmeno io conoscevo chi mi aveva trasformata in un vampiro. Non sapevo se essergli riconoscente per avermi salvato la vita oppure se avrei dovuto odiarlo per avermi dato l'immortalità e la maledizione di ricordare per sempre quel giorno di agonia, di trauma e shock. Scossi la testa e tornai in me*
- Sono al tuo servizio -
Nascosi la sofferenza in un dolce sorriso e feci un ironico e scherzoso inchino

daniel
notai che la mia rabbia era evidente, cosi tornai in me e sorrissi
-non ti preoccupare....la persona che cerco io è un uomo, quindi non lo conosci dato che conosci solo me e un altra vampira...vorrà dire che continuerò la mia ricerca, non preoccuparti-
poi la guardai sbalordito e scoppiai a ridere -non serve che tu stia al mio serviio, grazie mille comunque, sono sicuro che alla fine lo troverò-

Christal Smith

Sbuffai, come potevo divertirmi se non avevo un bel niente da fare? Non persi la speranza, però.
- Guarda che sono una brava Detective! Arthur Conan Doyle si è ispirato a me per le sue opere di Sherlock Holmes -
Mentii in modo evidente sull'ultima affermazione, ovviamente. Sorrisi con fare birbante ed iniziai a girargli intorno sentendomi ormai in forza.
- Non posso fare proprio niente niente niente? -
Chiesi con voce infantile e ruffiana.

dan
mi misi a ridere, ora che era tornata in forze era molto allegra e buffa

-grazie per l'offerta, allora in tal caso se avrò bisogno ti chiederò una mano!-
poi guardai l'ora..era tardi..dovevo tornare dalla ronda e cercare mio fratello per vedere se c'erano nuovi sviluppi

-spero che ora tu stia bene, mi dispiace molto ma ora devo proprio andare..mio fratello m iaspetta. spero di incontrarti ancora! sei molto simpatica!mi raccomando nutriti!- le sorrisi e poi feci per allontanarmi,
-allora ci vediamo in giro!ciao!-
e mi dileguai

Non ebbi il tempo di rispondegli, ma avevo ascoltato tutto con un sorriso. Ormai ero sola, di nuovo, così mi incamminai verso casa per riposare.
Erano tutti così disponibili e simpatici in quella città? Ridacchiai, impossibile; di scemi se ne trovavano ovunque. Mi lasciai alle spalle i giorni di fame e solitudine, mi sentivo ancora più umana in quel momento passeggiando per il bosco per tornare casa.
Non mi andava di usare la mia velocità, era molto più bello sentirmi normale. Continuai a camminare sprofondando nelle mie emozioni più infantili.