In una spiaggia...

Dorian Turner

Scossi la testa divertito Non si sceglie come morire per la maggior parte delle volte. Gli umani sono destinati ad andarsene da questo mondo. Chi siamo noi per decidere se sia sbagliato nutrirsene? la guardai Loro per vivere mangiano animali.... noi per restare ancora ancorati al mondo ci nutriamo di loro... accennai un sorriso Il più debole perisce...

- Ma hai sentito quello che hai detto? Vorrei prenderti a schiaffi! -
Dissi con rabbia dopo aver ascoltato il suo discorso. Come per sfogarmi calciai la sabbia che in parte finì sulle mie scarpe sporcandole.
- Non abbiamo il diritto di decidere chi far vivere e chi no, la nostra origine è quella. Siamo noi quelli sbagliati, quelli che non dovrebbero esserci -
Cercai di calmarmi, volevo di nuovo piangere e a stento trattenni le lacrime

Dorian Turner

Non credi che sia solo un punto di vista? scossi la testa loro devono comunque morire, e la nostra natura -giusta o sbagliata che sia- è quella di nustrirci del loro sangue... la guardai si uccidono tra loro, sono deboli e vendicativi... noi anticipiamo solo quello che la natura o un loro simile farà a breve...

- Ma non sono tutti uguali -
Dissi lievemente, incrociando il suo sguardo fregandomene dei miei occhi lucidi e colmi di rancore, con il timore che la tristezza divorasse le mie parole senza permettere che io riuscissi a pronunciarle. Il discorso di Dorian sembrava non fare una piega, ma io non lo trovavo comunque giusto. Mi mancava molto essere umana e vivere una vita normale.

Dorian Turner

Scommetto che la tua natura nasce da una imposizione e non da una scelta... o sbaglio?chiesi curioso Sembra mancarti molto la tua natura umana... ti senti ancora una di loro... sospirai ma non lo sei più... devi capirlo...

- Meglio se mi lasciavano morire. Tanto di questa vita non trovo dei lati positivi, vedo soltanto male e sofferenza -
Risposi freddamente portando lo sguardo sul mare agitato, forse c'era freddo. Se fossi stata umana, in quel momento di ira, il mio viso sarebbe diventato rosso come un peperone. Ormai di quello non dovevo più preoccuparmi.
- Dovrò rassegnarmi, un giorno -

Dorian Turner

Sorrisi divertito. Ci sono degli aspetti positivi non credere... sospirai siamo immuni da tanti aspetti comuni nei mortali... difetti e sofferenze.... rivolsi lo sguardo al mare ma è anche vero, che qualunque cosa facciamo non potremo mai riassaporare i piaceri della vita... ormai abbiamo perso l'emozione di vivere ogni giorno con la paura che che sia l'ultimo... ed altro

- Ero giovane quando sono stata violentata e quasi ammazzata. Mi sono persa tante cose della vita, tante esperienze... -
Sospirai ormai scocciata
- Più o meno -
Il vento era più forte, lo sentivo sul mio corpo e nei miei capelli che si agitavano con esso. Avrei sentito dei brividi, se fossi stata umana.
Ma perchè devo sempre pensare a come sarebbe stato? Mi chiesi tormentata. Subito dopo tornai nella realtà e sorrisi.
- Tu? Com'è che sei diventato un vampiro? - Gli chiesi tornando con lo sguardo verso di lui.

Dorian Turner

Presi a ricordare il passato. Rammentavo appena della mia vita da mortale, di Roma ai tempi del declino che tanto mi mancava. Fui morso per sbaglio da un vampiro che voleva nutrirsi di una giovane donna... ricambiai lo sguardo della vampira Sono passati talmente tanti anni che ricordo appena quei momenti di agonia, che vanno ad offuscarsi nella mia mente...

- Tu sei contento di essere diventato un vampiro? -
Chiesi ancora, sperando di non sembrare un'impicciona che voleva sapere tutto di tutti. Da umana lo ero, forse... Stavo dimenticando anche io qualcosa di me, del mio vecchio carattere che tanto mi mancava. Un giorno avrei dimenticato e sarei diventata come gli altri anche io. Anche i miei ricordi si sarebbero offuscati, persino i gesti più semplici per me da parte della mia famiglia e dei miei amici. Li avrei dimenticati tutti e non avrei più sofferto, non mi sarebbe mancato più niente e nessuno... nemmeno la mia vecchia fiamma a cui il mio cuore dava tanta importanza; era quello che speravo.

Dorian Turner

Era una domanda difficile. Vedere le ere degli uomini scorrermi sulla pelle senza conseguenze o mutamenti un po' mi dispiaceva. Ma sentirmi così potente rispetto a loro, immune da tutte le loro paura, ed io stesso terrore delle loro notti insonni, e mostro nelle loro leggende, mi affascinava e appagava. Non posso dire di esserlo... ma neanche di essere dispiaciuto... la guardai sorridendo appena Sono nato e cresciuto alla fine dell'impero Romano... la crisi era tangibile e noi ne soffrivamo... senza contare che il mio sangue mi avrebbe impedito di sposare la donna che tanto desideravo... ritornai a guardare il mare Così invece... ho potuto conoscere la rinascita dopo la crisi, e la felicità del corpo nei secoli avvenire...

- Che fine avranno fatto i nostri cari? -
Mi domandai ad alta voce sedendomi sulla sabbia senza la preoccupazione di sporcarmi. Portai le ginocchia sul mio petto e le circondai con le braccia.
- Questo discorso mi manda in depressione -
Risi con fare infantile e un pò imbarazzato, sapevo di apparire davvero stupida agli occhi di Dorian.

Dorian Turner

Le sorrisi. Bè... tutti quelli che conoscevo credo che ormai siano morti... il tempo avrà rovinato persino i loro miseri resti... continuai a guardare il mare tu a che epoca appartieni? chiesi. Non ero mai stato bravo a capire l'età dei vampiri,in quello era brava Angelique, io sentivo solo i loro desideri e paure.

- Sono nata il 1902. Ho 17 anni umani. Tu? -
Risposi e ricambiai la domanda dondolandomi sulla sabbia per ammazzare la malinconia. In fondo stavo comunque vivendo, non significava non dover vivere certe esperienze umane soltanto perchè non ero più un essere mortale. Dovevo imparare ad apprezzare la mia nuova esistenza come aveva fatto il vampiro in mia compagnia. Quanto lo invidiavo.

Dorian Turner

Quanti anni ho ormai? mi chiesi. Erano secoli che non festeggiavo più un compleanno. Mi resi conto di aver perso il conto. Feci così un breve calcolo piuttosto approssimativo. Circa 1650... dissi sorridendo. Di solito quando dicevo la mia età i vampiri rimanevano scioccati. Così rimasi a guardare la vampira per vedere la sua reazione.